Il chirurgo dei “belli”, da Marbella a Milano: Q&A col Dottor Roberto Pizzamiglio

Dottore, che cos’è la chirurgia “estetica”? 

La Chirurgia Estetica è una disciplina chirurgica trasversale. È nata prima ancora di essere “affiliata” ufficialmente alla Chirurgia Plastica Ricostruttiva anche se ne condivide i principi e le tecniche. Dico trasversale in quanto ogni area che trattiamo rientra nel campo di specialità diverse. Ad esempio la chirurgia delle palpebre sconfina nell’Oculistica, la chirurgia del naso o del viso è molto affine a quella dei chirurghi Maxillo Facciali od Otorinolaringoiatri e cosí via.

Il fine è comunque quello di ricreare un’armonia non ottenuta dalla natura o persa durante il processo di invecchiamento. È una chirurgia molto fine e ricca di importantissimi dettagli che devono essere gestiti quasi maniacalmente. Allo stesso tempo è estremamente tecnologica: i progressi tecnici che migliorano continuamente le Chirurgie in generale, vengono immediatamente applicati alla Chirurgia Estetica.

Quali cambiamenti ha osservato in questa disciplina negli anni? 

Ho avuto la fortuna di iniziare la mia attività quando la Chirurgia Estetica era ormai considerata una disciplina scientifica togliendosi di dosso quell’aura di empirismo che ebbe fino agli anni ’80. Il merito fu del Professor Ivo Pitanguy che standardizzó molte tecniche chirurgiche. Conobbi il professore nei miei frequenti viaggi in Brasile. Nessun chirurgo è perfetto, però ho sempre creduto che fosse meglio imparare i difetti dei migliori. Quindi ho spesso bussato alla porta dei migliori al mondo e mi è sempre stata aperta. Questa è stata una lezione di umiltà che mi ha sempre seguito nella mia attività.

“La quasi totalità delle pazienti arriva allo studio perché hanno visto l’intervento di un’amica o di una conoscente. La cosa mi fa sempre molto piacere perché significa che il risultato ottenuto ha centrato le aspettative della/del paziente.”

Fra le Sue tante esperienze e specializzazioni, quale sente più vicina? 

Nella Chirurgia Estetica esistono molte tipologie d’interventi, anche molto diversi tra di loro. La mia storia è sempre stata caratterizzata dalla ricerca del minor trauma possibile. Per questo motivo già agli inizi degli anni ’90 fui tra i pionieri della liposuzione a ultrasuoni, poi del peeling chimico profondo per il ringiovanimento della cute e delle tecniche di chirurgia mini-invasiva del viso come il lifting endoscopico. Tutt’oggi la ridotta invasività, il recupero post operatorio veloce e il miglior risultato possibile sono i tre cardini sui quali si basa la mia attività di Chirurgo Estetico.

Oggi  che è famoso, le Sue pazienti cosa Le chiedono di più? 

Mi occupo di tutta la Chirurgia Estetica ma sono piuttosto richiesto per chirurgia del viso e del seno. La quasi totalità delle pazienti arriva allo studio perché hanno visto l’intervento di un’amica o di una conoscente. La cosa mi fa sempre molto piacere perché significa che il risultato ottenuto ha centrato le aspettative della/del paziente.

La chirurgia estetica rivolta agli uomini quanto e come è cresciuta? 

Il numero dei pazienti maschili è cresciuto negli ultimi anni ed ora si è assestato intorno al 20%. Le richieste più comuni nei pazienti giovani sono il naso, la liposuzione o correggere la ginecomastia. In pazienti più maturi la blefaroplastica ed il lifting del viso sono in deciso aumento.

Le donne spagnole e le donne italiane, vogliono essere “BELLE” in eguale maniera? 

Le donne spagnole o italiane hanno in comune la bellezza mediterranea. Le richieste e la tipologia dell’invecchiamento sono simili. Vivendo a Marbella ho molte pazienti che provengono da altri paesi con caratteristiche somatiche molto diverse. Mi riferisco ai Paesi Nordici, dell’Est Europeo, Medio Oriente e Asia. In questi casi sia le tipologie degli interventi sia i canoni di bellezza devono essere adeguati.

Che cos’è la “bellezza”, per Roberto e per il Dottor Pizzamiglio? 

Per quanto mi riguarda, la bellezza nelle persone è la sintesi di caratteristiche uniche per ogni individuo. Quando tutti gli elementi sono in armonia, io vedo la vera bellezza. Per questo motivo non esistono per me icone di bellezza standardizzate da riprodurre o raggiungere ad ogni costo. Anche nella programmazione degli interventi chirurgici la parte più impegnativa è quella di riuscire ad ottenere il meglio da ogni situazione e che il risultato sia in perfetta armonia con tutto il resto. Per me la bellezza, come uomo o come chirurgo, è una qualità che deve essere valutata a 360º.

Un “buon chirurgo estetico” è…?

Un buon chirurgo estetico deve avere buon senso, buona abilità chirurgica, buon gusto estetico, essere paziente e, soprattutto, amare profondamente questa professione.

Girando per il mondo e operando come consulente scientifico per presentare le nuove tecniche, cosa porta dell’Italia nel Suo mondo personale?

Credo di trasmettere “italianità” costantemente, a partire dal mio cognome, che nessuno all’estero riesce a pronunciare correttamente. Tempo fa nei congressi quando dovevo presentare la mia relazione, tentavano di dire il mio cognome due o tre volte, giusto il tempo che impiegavo ad arrivare al microfono e togliere d’impaccio il moderatore. Ora, che mi si vede spesso, viene pronunciato abbastanza bene. Per un chirurgo estetico, essere italiano è un valore aggiunto. È forse uno stereotipo, però tutti sanno che il buon gusto e la bellezza è scritta nei nostri geni.

A Milano il Dottor Roberto Pizzamiglio riceve presso il nostro Centro Medico, dove effettua le visite e i colloqui pre/post-operatori e i trattamenti meno invasivi, mentre per gli interventi si appoggia alla sala operatoria di un’eccellente Casa di Cura privata.

Chiamaci o scrivici per saperne di più o fissare un appuntamento.

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

search previous next tag category expand menu location phone mail time cart zoom edit close